Béatrice Horn

Esperta Danza e Circo

Conclusi gli studi in psicologia clinica e musicoterapia all’università Paris III – Sorbonne Nouvelle, nel 1989 Béatrice Horn decide di dedicarsi alla produzione musicale iniziando a lavorare per l’etichetta discografica harmonia mundi, esperienza da cui nasce la sua passione per la creazione e la gestione di progetti culturali. Nel 1997 accetta l’invito a creare lelabo, una società di produzione di spettacolo dal vivo incentrata sulla trasversalità e la scrittura contemporanea, per accompagnare artisti di danza e musica contemporanea. Nel contempo, realizza uno studio per la città di Montreuil (alla periferia di Parigi) sul ricorso alle arti performative nell’ambito di una grande operazione di riqualifica del territorio.

A partire dal 2003, Béatrice Horn ha ricoperto una serie di incarichi di produzione e gestione per l’Auditorium del Musée du Louvre e per la Nuit Blanche 2005, e negli anni successivi ha lavorato al coordinamento delle trasmissioni di France Musique e alla pianificazione delle trasmissioni concertistiche di Radio France.

Dal 2007 al 2013 ha lavorato a diverse collaborazioni artistiche nello spettacolo dal vivo prima di assumere il ruolo di Direttrice associata del Ballet du Nord – diretto da Olivier Dubois / Centre Chorégraphique National de Roubaix-Nord Pas de Calais nel 2014.

Dopo aver conseguito un Master 2 in Arti dello spettacolo – Progetto culturale e artistico internazionale (Università di Parigi 8), nell’agosto 2016 è nominata Addetta culturale presso l’Institut français del Giappone-Kansai (Kyoto-Osaka), dove rimane in carica fino a maggio 2019, quando verrà impiegata alla Maison de la Danse e alla Biennale di danza di Lione come consulente per la programmazione.

Dal luglio 2023 lavora come curatrice indipendente.

Dal 2007 al 2011, Béatrice Horn è stata docente del Master 2 in “Gestione delle Organizzazioni culturali” presso l’Université Paris Dauphine e ha fatto parte di diverse giurie di danza in Francia e in Europa per il SACD, il Goethe Institut e le piattaforme ceca (Tanec Praha) e italiana (NID). Ha inoltre partecipato come esperta al programma Aerowaves 2023 Start-up Forum.

Daria de Beauvais

Consigliere Arti visive / Design

Daria de Beauvais è Senior Curator al Palais de Tokyo di Parigi. Di recente ha co-curato le mostre collettive Anticorps (2020) e Futur, ancien, fugitif (2019). È co-curatrice anche della 15° Biennale d’arte contemporanea di Lione, per cui assieme all’equipe di curatori del Palais de Tokyo nel 2019 lavora alla mostra Là où les eaux se mêlent. Ha organizzato molte mostre monografiche invitando, tra gli altri: Angelica Mesiti, Julien Creuzet, Laure Prouvost, Camille Henrot, Clément Cogitore, Mika Rottenberg o ancora Céleste Boursier-Mougenot.

Precedentemente, colleziona esperienze sia presso enti istituzionali (Biennale e Peggy Guggenheim Collection a Venezia; Museum of Modern Art e Independent Curators International a New York) che presso gallerie (galleria Zlotowski a Parigi; galleria Alessandra Bonomo a Roma; galleria Lili Marleen a New York). Lavora inoltre come curatrice indipendente, tra Parigi, Rotterdam e Chicago.
Partecipa regolarmente a commissioni e giurie di esperti, scrive per varie riviste e pubblicazioni e insegna all’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne.

Cristiano Leone

Consigliere spettacolo dal vivo, teatro, performance 

Cristiano Leone è filologo, docente universitario, direttore artistico e imprenditore culturale. Ricopre attualmente il ruolo di Presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala.

Specialista del dialogo tra patrimonio storico e arti performative, ha lavorato sia nel settore pubblico che in quello privato e ha collaborato con numerose istituzioni internazionali, tra le quali Sorbonne Universités, Villa Medici – Académie de France à Rome, Museo Nazionale Romano, Ambasciata di Spagna in Italia, Fondazione INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico), Fondazione Teatro Due, Centre des Monuments Nationaux, Soprintendenza Speciale di Roma, Teatro dell’Opera di Roma, Hermès Italia e Hermès International.

Ha insegnato all’Università di Namur, a Sciences Po Paris, all’Università Bocconi di Milano e alla Luiss Guido Carli di Roma.

Cristiano Leone ha scritto per la Salerno Editrice, l’Accademia Nazionale dei Lincei ed Electa. Il suo ultimo lavoro – Atlas of Performing Culture -, è uscito per Rizzoli New York a novembre 2023.

Émilie Renouvin

Segretaria generale della Fondazione

Émilie Renouvin è addetta culturale dell’Institut français Italia dal 1° settembre 2023, nonché nuova Segretaria Generale della Fondazione Nuovi Mecenati. È a capo della progettazione, dell’organizzazione, della realizzazione e della promozione di numerosi progetti culturali di grande impatto, volti a rafforzare il legame e la cooperazione artistica tra la Francia e l’Italia, sotto il segno del Trattato del Quirinale.

Tra i maggiori progetti, si annovera in particolare Il Nuovo Grand Tour, un progetto di residenze artistiche rivolto a giovani talenti europei sotto i trent’anni e realizzato in tutta Italia, attraverso una rete di istituzioni partner. L’addetta culturale intrattiene inoltre un dialogo costante con i partner del mondo culturale e i mecenati, per favorire la creazione di interessanti opportunità per lo sviluppo del panorama artistico italo-francese.

A seguito dei suoi studi in lettere, letteratura e management culturale alla Sorbona, svolti sia in Francia che in Italia, Émilie Renouvin opera costantemente nell’ambito della cooperazione culturale su scala internazionale, in Italia e negli Stati Uniti, e in Francia in seno all’Institut français di Parigi. Émilie Renouvin è stata responsabile del Festival Kalypso presso il Centro Coreografico Nazionale (CCN) di Créteil dal 2017 al 2020, esperienza che le permette di acquisire competenze approfondite nell’ambito della danza, fino a ricoprire il ruolo di responsabile di settore nell’IF di Parigi dal 2020 al 2023.

 

bando di concorso 2024

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nuovi Mecenati si è riunito il 31 gennaio 2024.

I progetti del secondo semestre del 2024 dovranno essere presentati e registrati sul sito della Fondazione a partire dal 25 marzo fino al 30 aprile 2024.

Come presentare un progetto ? Maggiori informazioni…

Architecture di Pascal Rambert

TEATRO

22 e 23 FEBBRAIO 2020 – Arena del Sole, Bologna

nell’ambito del Festival VIE

 

“Dopo Clôture de l’amour che ho scritto per Audrey Bonnet e Stanislas Nordey. Dopo Avignon à vie, scritto per Denis Podalydes. Dopo Répétition, scritto per Audrey Bonnet, Stanislas Nordey, Denis Podalydès e Emmanuelle Béart. Dopo Argument scritto per Marie-Sophie Ferdane e Laurent Poitrenaux. Dopo De mes propres mains Art du Théâtre con Arthur Nauzyciel. Dopo Une vie, scritto per Denis Podalydès. Dopo Actrice con Marina Hands e Audrey Bonnet. E dopo 25 anni di attesa – il tempo è meraviglioso, questo aggiungersi, susseguirsi e richiamarsi a vicenda dei nomi degli attori – dopo 25 anni di attesa, dico a Jacques Weber che voglio scrivere per lui e che tutti questi nomi, compreso il suo, convergono in Architecture.

Architecture è una brutale storia familiare.
Un naufragio. Tra l’inizio della modernità, la prima guerra mondiale e l’Anschluss. Un periodo di 30 anni. Denso di speranze. Sgozzato in un bagno di sangue. In cui il linguaggio stesso perde ogni significato, in cui il linguaggio muore.
Una famiglia brillante, ma soggiogata da un padre folle e violento. Tutti sono individui assolutamente realizzati: figli, figlie, nipoti. Sono compositori, architetti, filosofi, scrittori, scienziati, filosofe, scrittrici, attrici, pittrici. Tutte e tutti sono pensatori. Tutti hanno dato la vita per il pensiero. Tutti hanno dato la vita per la bellezza.

Architecture è un memento mori per pensare il nostro tempo. Se nemmeno i più bravi hanno saputo impedire che il sangue fosse sparso, come potremo riuscirci noi in tempi così poco armati a questo scopo?”

Pascal Rambert torna a collaborare con Emilia Romagna Teatro Fondazione dopo il successo di Clôture de l’amour Prova, la versione italiana di Répétition. Lo fa con un grande racconto dell’Europa, splendida e terribile, nei trenta foschi anni tra le due guerre mondiali. Architecture ha aperto il Festival d’Avignone il 4 luglio 2019.